Don Paolo Zamengo, "Io sono la terra di Dio "

Io sono la terra di Dio     Mt 4, 12-23
Il vangelo registra con precisione i luoghi dove Gesù è vissuto. Nasce a Betlemme, fugge in Egitto,
torna a Nazareth. Nel racconto di oggi si dice che Gesù lascia Nazareth e va a stabilirsi a Cafarnao sulle rive del lago di Galilea. Qui inizia la vita pubblica e lancia la sua sfida.

Gesù cammina in lungo e in largo. Sembra un contadino laborioso e impaziente che lavora, ara, dissoda, concima, rivolta, si prende cura e prepara. Il mondo deve essere terra fertile e pronto ad accogliere il seme della sua parola. A lavorare questa terra Gesù chiama anche i primi apostoli.

Succede un giorno. Incontra Pietro e Andrea, Giovanni e Giacomo. Il lago è il muto testimone, il paesaggio familiare e indimenticabile, l’orizzonte diventato amico e nel quale Gesù si sente a suo agio. Il lago sarà uno dei luoghi più amati da Gesù.

Ma questo angolo della Palestina non gli basterà più. Appena i primi quattro hanno lasciato la barca e il padre, subito vengono invitati da Gesù a partire e portare ovunque il suo vangelo. E anche Gesù non si ferma. Lui conosce il suo itinerario personale che lo porterà fin sulle montagne della Giudea, fino al cuore della città santa, a Gerusalemme.

Gesù percorre la terra e ne prende possesso. La presenta a Dio e la consacra. Attraverso Gesù, Dio viene ad abitare in mezzo al suo popolo. Ecco perché Gesù scaccia i demoni, guarisce gli ammalati, risuscita i morti. La terra deve essere strappata al principe di questo mondo e diventare casa di Dio. Dove Gesù posa il suo piede, il mondo si riveste di bellezza. Da allora la terra porta impressa l’orma di Dio.

Un giorno quella terra si aprirà per accogliere il suo corpo, non per nasconderlo per sempre ma perché possa riposare fino all’alba di un meraviglioso mattino. Nuovamente, definitivamente la terrà si squarcerà per partorire il Risorto.

Da quel mattino di Pasqua il mondo sarà la sua strada e la  terra la sua casa, fino alla fine dei secoli. Non sono “terra santa” solo i luoghi che Gesù ha attraversato venti secoli fa, ma tutta la terra gli appartiene, il mondo intero è Terra Santa di Dio.

Gesù continua  a percorrerla anche oggi e cammina sulle sponde di tutti i nostri laghi. Ogni giorno possiamo incontrarlo e incrociare il suo sguardo. Talvolta fa un tratto di strada con noi e lo riconosciamo sempre troppo tardi, quando sentiamo ardere il cuore mentre ci parla. Talvolta bussa al nostro cuore insieme al povero, all’ammalato e all’oppresso.

Ovunque Gesù è con noi. E anche ora la sua parola risuona e si fa nostro cibo nell’eucarestia. Noi siamo la sua dimora, noi la terra amata da Dio.

Si racconta che alle porte di una città c'era un povero mendicante che diceva di aver incontrato Gesù. Così un uomo si mise in viaggio, desideroso di conoscerlo. Quando arrivò in quella città, effettivamente trovò il povero che chiedeva l’elemosina e gli disse: "Mi hanno detto che tu hai visto Gesù! E' vero?". "Sì, è vero". "Ti prego, allora, dimmelo. Chi è Gesù?". Il povero rispose: "Tu!".

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