MACHETTA Domenico SDB"Voi siete il sale della terra....."

05 febbraio 2017 | 5a Domenica - T. Ordinario A | Omelia
Voi siete il sale della terra.....
1ª LETTURA: Is 58,7-10
Essenziale per capire il Vangelo di questa domenica.
Il profeta si scaglia contro una religione fatta di esteriorità, una religione che lascia tranquilli: belle
funzioni, grandi organizzazioni, lodarsi a vicenda, auto-convincersi che qualcosa si fa...
Tranquillizzare la coscienza insomma. Elemosine che non bruciano, non toccano "sul vivo", non sono frutto di tagli, segni di conversione.

"Se toglierai di mezzo a te l'oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio...".

L'oppressione: pesiamo questa parola! Si può opprimere in tanti modi. Gli oppressi possono essere molto vicini a noi. Forse proprio in casa nostra.
Il puntare il dito: qui c'è tutto il discorso della purezza di cuore, su cui i padri antichi della Chiesa, i monaci, i maestri spirituali insistono molto. Pulizia del cuore, limpidezza dell'occhio, mettersi dalla parte di Cristo che muore per chi sbaglia, guerra ai giudizi, alle critiche negative, alla mormorazione, al vittimismo, al fantasticare su un fratello, al bollarlo, incominciando a pregare per lui.
Il parlare empio: i peccati con la lingua.
Quel segno di croce che facciamo sulla bocca prima della proclamazione del Vangelo è come un carbone ardente
che deve bruciare tutto ciò che non è in sintonia con quel Vangelo. Via le parole dannose, inutili, i silenzi pericolosi, le parole vane, le parole che feriscono, le battute che umiliano un fratello: è un ferire Dio!
"Se toglierai di mezzo a te": da casa tua. Fare pulizia.
Si impone un esame di coscienza serrato: persone, libri, amicizie ibride, riviste, spettacoli, TV, internet...
Togliere di mezzo!
E poi continua:
"Se aprirai il tuo cuore all'affamato...". Non pane soltanto! La Volgata (in sintonia con il greco della Settanta) traduce: "Cum effuderis esurienti animam tuam".
Il N.T. poi ci metterà con le spalle al muro. Carità non è dare delle cose, ma dare se stessi (cfr. l'inno alla carità, cap. 13 della 1ª Cor).
L'amore non è dunque misurato dalle cose che facciamo, ma dalla capacità di perdere la propria vita.

VANGELO: Mt 5,13-16

"Voi siete il sale".

Nessuno si accorge del sale, ma se manca... tutti si accorgono.

Non si è mai sentito dire: "che buon sale!", ma: "che buona pietanza!". Provate però a servirla senza sale...
Che cosa fa il sale?
Dà sapore,
conserva i cibi,
brucia quello che non è sano (ferite, croste). I santi sono ammirati, ma bruciano! "Ciascuno sarà salato con il fuoco", dice Gesù in Mc 9,49. Togliamo il sale dalla terra, e non c'è più vita. Togliamo il sale dal mare... "Voi siete il sale della terra".
"Voi siete la luce del mondo".
("Lumen gentium" è la costituzione conciliare sulla Chiesa).
Il cristiano è figlio della luce.
Prima di dire che "Dio è amore", Giovanni dice che "Dio è luce".
La luce, nella Bibbia, è qualcosa che viene dall'alto, appartiene al mondo divino. Le teofanie sono accompagnate da fenomeni luminosi (Apparizione degli Angeli ai pastori, Trasfigurazione...).
"Guardate a lui e sarete raggianti" (Salmo 33/34), come Mosè che scende dal Sinai.
E quando Gesù dice che una lampada non può stare nascosta, non è certo un invito a farsi notare, ma a far vedere la luce di Cristo. "Lui deve crescere" (Gv 3,30).
Il modello unico è Maria di Nazareth, che canta: "Tutte le generazioni mi diranno beata", perché grandi cose ha fatto il Signore.
Maria è posta da Dio sul lucerniere, perché si è fatta piccola.
È Gesù "la luce vera" (Prologo di Giovanni).
Come fare a sapere se siamo nella luce vera?

C'è un criterio infallibile: 1 Gv 2,10:
"Chi ama suo fratello, dimora nella luce".

Ma l'amore di cui si parla qui, gratuito, disinteressato, universale, nessuno può darselo, può solo riceverlo.

Senza la fede è impossibile.
Ma la fede è impossibile senza l'umiltà (Gv 5,44: "Come potete credere voi, che prendete gloria gli uni dagli altri...?"). Dunque, ecco il trinomio: umiltà, fede, amore.

 Domenico MACHETTA
Fonte:http://www.donbosco-torino.it/

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